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E-ME

OPENING 28 Maggio 2024 - 4PM CET

28 Maggio - 17 Giugno 2024

Spazio virtuale, luogo in cui stare o in cui essere? 

Viviamo in una società perfetta, popolata da persone perfette. Sfoggiano un sorriso splendente, sono bellissime, non conoscono difetti. Bastano a sé stesse, si sono gloriosamente spogliate di ogni debolezza per un godimento condiviso. La felicità ha assunto la forma di un cuore virtuale: è questo che definisce chi siamo, quanto valiamo e l’attenzione che meritiamo. L’aumento spropositato di individualismo e la perdita di un reale contatto umano è caratteristica dell’età contemporanea. Possediamo un inconscio digitale, intrappolati in una maschera narcisistica appariscente e affascinante che però tradisce la nostra vera identità. Ci illudiamo di creare relazioni, tessendo una trama di filtri nella vita delle persone, rimanendo ingabbiati nel nostro stesso “Social ego”. I media come amplificatori dell'IO dove l’uomo diventa servo inconsapevole di una sua stessa sovrastruttura. L’assioma di Aristotele che vede l’uomo come un animale sociale è annichilito dalla chiusura dell’ego. E un ego esaltato dal dialogo con sé stesso, dal compiacimento di essere ammirato da un seguito di fantasmi; ma allo stesso tempo è un ego offeso, prostrato, ridotto a un’immagine fugace che balena su uno schermo. Davvero siamo solo questo? Siamo connessi con chiunque, ma abbiamo perso la socialità di un confronto con gli altri; la comunicazione è il nostro credo, ma evitiamo di incontrare i nostri sguardi; promuoviamo esperienze, ma siamo confinati in una stanza, e siamo convinti che questo ci basti.  L’idea sottesa della mostra è quella di esplorare i confini permeabili di un concetto che è carattere costituente nel nostro ESSERE nel mondo. “Onlife ergo sum” è il moderno assunto di un’esistenza piegata alla ripetitiva vacuità di un codice binario. Un ego dissolto in un fiume di bit, in cui l’umanità è un impedimento accessorio. Un ego senza me. 

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